Alla scoperta di un territorio affascinante quanto ricco di storia ed eccellenze vitivinicole. Tre giorni di full immersion, ma iniziamo con un breve riassunto delle denominazioni.
I vini prodotti da disciplinare sono Soave DOC, Soave Classico DOC, Soave Superiore DOCG, e Recioto di Soave DOCG.
SOAVE DOC:
I vini Soave DOC hanno tre classificazioni, che differenziano le aree geografiche della denominazione e le linee guida standard per le rese, l’alcol minimo e le caratteristiche generali dei vini. I vini Soave DOC possono essere prodotti sia come vini fermi che frizzanti. Sono prodotti con un minimo di 70% di Garganega e il 30% di Trebbiano di Soave o Chardonnay. Entro il 30% è consentito un massimo del 5% di altre uve bianche tradizionalmente coltivate nella zona.
Soave
Il Soave DOC è prodotto principalmente nelle pianure alluvionali e rappresenta l’era moderna dell’espansione di Soave.
Soave Classico DOC
Il Soave Classico rappresenta l’area più storica della denominazione nelle colline tra i comuni di Soave e Monteforte d’Alpone. I terreni sono principalmente di matrice basaltica con affioramenti calcarei. A causa del tipo di terreno, e della coltivazione manuale delle colline, i vini mostrano più complessità e struttura e possono invecchiare in media 5-7 anni
Soave Colli Scaligeri
I Colli Scaligeri formano una sorta di ferro di cavallo attorno al Soave Classico e rappresentano una zona viticola più recente, ma non meno pregiata dei vini provenienti dal Soave Classico.
SOAVE SUPERIORE DOCG:
Il Soave Superiore Docg rappresenta la massima espressione di qualità e espressione di terroir. I vini sono prodotti con almeno il 70% di Garganega e il 30% di Trebbiano di Soave. L’area di coltivazione corrisponde alla somma del Soave Classico e del Soave Colli Scaligeri, anche se con alcuni requisiti l’uva Soave Doc può anche essere indicata come Superiore.
I vini Superiori non possono essere venduti fino ad aprile dell’anno successivo alla vendemmia, e i vini della riserva non possono essere venduti fino a novembre, o circa un anno dopo la vendemmia.
Rispetto ai vini DOC, il Superiore deve mostrare un colore più dorato, e gli aromi hanno più profondità con note floreali. Il sapore è più pieno e più intenso.
RECIOTO DI SOAVE DOCG
l Recioto di Soave DOCG è il vino di assoluto pregio storico e dal 2018, il tradizionale appassimento è tutelato a livello globale dal FAO delle Nazioni Unite. Il vino è naturale o frizzante e contiene almeno il 70% di Garganega e fino al 30% di Trebbiano di Soave.
Il Recioto di Soave DOCG porta il nome Classico se ottenuto dalla zona di coltivazione del Soave Classico. Il vino è dolce e ben strutturato con un intenso colore dorato dato dall’appassimento delle uve. L’aroma di frutti è intenso e può essere accompagnato da note di vaniglia.
IL LIBRO SOAVE TERROIR
Presentazione avvenuta la sera del 05/09 nella suggestiva location di VILLA ALDEGHERI (www.villaaldegheri.com) . Un libro edito a cura del Consorzio Vini Soave e Recioto di Soave con il sostegno della Fondazione Banca Popolare di verona che raccoglie 20 anni di studi effettuati sui territori e i vini comprensorio del Soave, dove potete trovare tutte le 33 Unita Geografiche aggiuntive descritte nel dettaglio. Un’analisi approfondita di tutti gli aspetti pedoclimatici ma anche storici legati a queste 33 elette aree per le uve del Soave: la Garganega e il Trebbiano di Soave.
COSA E’ UNA UNITA’ GEOGRAFICA AGGIUNTIVA: (U.G.A.) è un termine della legislazione italiana che indica una determinata area all’interno di una denominazione a cui vengono applicate delle regole più rigide in termini di vinificazione.L’ Unità Geografica può apparire in etichetta solo se assicurata da parte del produttore la tracciabilità delle uve e la vinificazione separata delle stesse, rispetto al disciplinare.
Le 33 U.G.A racchiudono i 4 suoli dell’area del Soave, dai calcarei fondali oceanici di Mezzane, Val d’ illasi e Soave, ai suoli vulcanici della Val D’Alpone rappresentando solo il 38% della superficie vitata del Soave e solo nella zona collinare. 28 di esse sono nella zona classica, 3 sono nella parte a ovest della denominazione e 2 sono a est. I nomi : Castelcerino, Colombara, Froscà, Fittà, Foscaricno, Volpare,Tremenaldo, Carbonare, Tenda, Corte Durlo, Rugate, Croce, Costalunga, Coste, Zoppega, Menini, monte Grande, Ca’ del Vento, Castellaro, Pressoni, Broia, Brognoligo, Costalda, Paradiso, Costeggiola, Casarsa, Monte di Colognola, Campagnola, Pigno,Duello,Sengialta, Ponsarà, Roncà-Monte Calvarina.
Vi ricordo che per acquistare una copia del libro potete inviare una mail a :
press@ilsoave.com
LA GARGANEGA
Non si conosco di preciso le origini di questo vitigno autoctono, presente da almeno 1.000 anni, fatto sta che con il passare del tempo e’ diventato la Stella del territorio Soave dove esprime al meglio la sua identità vulcanica.
Uva vigorosa, con un ciclo vegetativo molto lungo(circa 160 gg dal germogliamento alla vendemmia che può essere anche a fine ottobre).
Di buccia spessa si adatta molto bene ai cambiamenti climatici, la forma di allevamento più diffusa e’ la pergola veronese.
Appartiene al gruppo delle uve neutre, ma ci pensa il terroir ad esaltare le sue caratteristiche.
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Le 33 UGA sono così ripartite:
TERRENI VULCANICI ( comuni di Soave, Monteforte D’Alpone, Montecchia di Crosara, Roncà).
I sentori qui sono prevalentemente speziati, mandorla, anice e fiori bianchi.
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COLLINE CALCAREE : Comuni di Mezzane, Lavagno,Illasi, Colognola ai Colli, Soave, Cazzano di Tramigna)
Sentori di frutto della passione, Ananas, Albicocca matura.
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Ovviamente il risultato finale dipende dalla vinificazione e affinamento: solo acciaio oppure passaggio in legno che conferisce struttura.
Il filo conduttore è comunque la sapidità, la finezza e l’eleganza.
I profumi del Soave non sono mai “sfrontati”, ma … soavi ( scusate il gioco di parole).
Può anche essere in blend con il Trebbiano di Soave ( clone del Verdicchio) fino ad una percentuale del 30% come indicato sul disciplinare.
Possiamo scegliere comunque tra un Soave DOC più beverino e pronto, per poi passare ad un Soave più corposo per poi arrivare ad un grande vino bianco da invecchiamento.
La mia scelta ricade sulla Garganega 100%, affinamento in legno sì ma moderato per non coprire Identita vitigno e comunque dipende anche dal cibo con cui lo vado ad abbinare.
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Quindi … ad ognuno il suo Soave!!
ALCUNI ASSAGGI CHE MI HANNO COLPITO.
E per concludere alcuni assaggi nuovi, alcuni che già conoscevo e che sono state delle conferme. I vini degustati sono stati veramente tanti, sia per pranzo al il Ristorante Al Callianino (Pergola- VR), sia durante la serata a Villa Aldegheri che A.M.E.N, oltre alla Verticale SOAVE SEVEN annata corrente più 2012/2013 preeeo Bacco D’oro – Mezzane.
SOAVE DOC FRANCHETTO : 100% GARGANEGA – ACCIAIO – IN DEGUSTAZIONE ANNATA 2013 E 2019:
la 2019 è caratterizzata da frutta bianca, fiori bianchi sambuco e leggera nota di mandorla sul finale. Sorso fresco, fine, croccante e sapido. Nella 2019 si sentono le note di affinamento: pietra focaia. Sempre presente la freschezza.
SOAVE CLASSICO DOC GINI LA FROSCA’ 2011 E 2016 : 100% GARGANEGA. 30% LEGNO BOTTE GRANDE. NB: LE DOGHE SONO PIEGATE A VAPORE. La Garganega in una delle sue espressioni migliori. Nella 2016 prevale il fiore e il frutto, nella 2011 leggere note sulfuree, di idrocarburo e sentore di sambuco.Entrambi con una bella spalla acida e tanta sapidità.
SOAVE SUPERIORE DOCG CLASSICO : FOSCARIN SLAVINUS 2018 E 2007 – 100% GARGANEGA – ACCIAIO – A CONTATTO CON LE FECCE FINI PER 6 MESI. Fiori bianchi e di acacia per la 2018 uniti a mandorla fresca sul finale; la 2007 si arricchisce di fieno, nota di zafferano e leggero sentore ossidativo che non disturba, anzi arricchisce il carattere del vino.
SOAVE DOC FILIPPI CASTELCERINO – 2012 E 2018 – 100% GARGANEGA – ACCIAIO – VIGNE DI OLTRE 45 ANNI – ANNATA 2012 : 56 MESI SUI LIEVITI. La 2012 ( scusate non ho foto) è floreale, agrumata, con note di spezie orientali e anice. Entrambi molto raffinati, sorso fresco ma piu’ intenso per la 2012. Anche questa un’altra grande espressione della Garganega.
SOAVE CLASSICO DOC EL VEGRO 2018 – 100% GARGANEGA – ACCIAO – 7 MESI SUI LIEVITI. Fiori di arancio, Albicocca, scorza di arancio e cedro. Nota di mandorla sul finale. Sorso fine scorrevole e fresco.Richiama il frutto e la sapidità unisce e armonizza il tutto.
Un press Tour formativo emozionante, organizzato alla perfezione e con tutte le norme di prevenzione ANT- COVID 19 da Consorzio Soave e il professionale Staff che lo compone. Un grazie particolare a tutti e una menzione speciale per Chiara Mattiello Responsabile del marketing e Comunicazione del Consorzio.
www.ilsoave.com
Simona Geri – The Winesetter –