“Montecchio, 20 novembre 2020 – Nella giornata di oggi è presentata la nuova annata di Montiano 2017 (100% Merlot) in una webinar che ha coinvolto Dominga e Riccardo Cotarella e l’enologo Pier Paolo Chiasso già responsabile di Montiano 2016, vino dalla straordinaria ricchezza aromatica, concentrazione e struttura.
L’azienda nasce nel 1979 producendo vini della tradizione dell’alto viterbese, ma un viaggio a Bordeaux nel 1988 fa scattare in Riccardo il desiderio di creare un grande rosso nel Lazio, esattamente tra Montefiascone e Monterubiaglio, dove è nato. Decide così di innestare uva a bacca rossa in un territorio dedicato da sempre a uva a bacca bianca, una decisione che si è confermata vincente.
La grafica e l’etichetta sono quelle innovative e nuove del 2016 di cui Enrica Cotarella è stata fautrice: dall’etichetta al tappo, dalla serigrafia della bottiglia alla carta velina personalizzata in cui viene avvolto, dal cofanetto di legno alla capsula innovativa e unica nel suo genere.”
Oltre la presentazione di Montiano 2017, abbiamo confrontato tre annate 2015, 2016 e proprio l’ultima annata 2017. Un netto segno di innovazione le annate successive alla 2015, segnate non solo dal cambio di etichetta. La zona di produzione si trova a Montefiascone e Castiglione in Teverina, ettari totali 35, altitudine vigne 300 mt s.l.m, terreno di origine vulcanica, ricco di scheletro, sistema di allevamento cordone speronato, densità per ceppi : 4.200 per ettaro, produzione per ettaro 45 quintali, età media delle vigne 15 anni.
Di seguito le mie considerazioni.

MONTIANO 2015 Rosso rubino intenso. Viola, mora e ciliegia marasca sotto spirito. Sentore di vaniglia e cannella. Accenno di pietra focaia. Erbe officinali (salvia e rosmarino). Sorso corposo, caldo, buona freschezza, tannini fitti a tratti ancora “da domare”, ottima persistenza.
MONTIANO 2016 Rosso rubino intenso, quasi impenetrabile. Profumi di rosa, frutta a bacca rossa: amarena, fragola molto mature. Note di eucalipto, leggera spezia, legno di cedro sul finale. Sorso fine, elegante, leggiadro, fresco. Tannini setosi, richiama il frutto e chiude in un finale molto persistente e salino.
MONTIANO 2017 Rosso rubino profondo. Profumi di mora, amarena “Fabbri”, rosmarino e timo. Spezie orientali e pepe bianco. Ben delineati i sentori, grande pulizia olfattiva. Al palato è sorprendentemente elegante, fine, sorso molto scorrevole, ottima freschezza, Già pronto adesso, darà grandi soddisfazioni negli anni.
Le mie conclusioni e la mia annata preferita : 2017 e ora vi spiego perchè.
Prima di tutto il passo e lo stile rispetto alla 2015 sono cambiate nelle due annate successive: sparisce la nota di vaniglia, il legno è sapientemente dosato, la 2016 è un’annata perfetta, lo avevo gìà detto lo scorso anno per la presentazione a Milano, oggì è solo una conferma. Nella 2017 si vede la continuità del percorso di identità iniziato nel 2016, quindi coerenza nello stile. Pertanto, tenendo a mente che l’annata 2017 resterà famosa per il clima molto caldo, riuscire a non realizzare un vino troppo sontuoso, corposo e insieme elegante, credetemi non è facile. Non me lo aspettavo, come non mi aspettavo già ad oggi tannini tanto levigati, addirittura (ribadisco, sempre pura percezione personale) più fini della 2015.
Quindi spero di essermi spiegata: 2016 grande annata, anche più facile dal punto di vista climatico, passatemi la considerazione. 2017 annata difficile: comunque grande vino.
Ringrazio la famiglia Cotarella per avermi invitato a questa presentazione, con la speranza di poter alzare i calici presto ma non più virtualmente.
Simona Geri – The Winesetter –