MERANO WINE FESTIVAL 2019

il 12 novembre si è chiusa la 28^ edizione del Merano Wine Festival : 11.500 presenze registrate nelle 5 giornate dedicate alle eccellenze del settore Wine & Food. Record di presenze per questa manifestazione che dall’8 al 12 novembre 2019 ha ospitato 950 aziende vitivinicole selezionate dal patron Helmuth Kocher. Un’affluenza smisurata soprattutto nelle giornata di sabato( che già dal 01 novembre era SOLD OUT) domenica e lunedì, data quest’ultima che ha coinvolto specialmente un pubblico di settore. Circa 300 giornalisti presenti alla manifestazione, molte anche le testate internazionali. Anche il mondo dei social network ha risposto con un elevatissimo numero di interazioni, soprattutto la piattaforma Instagram, che con le stories ha trasformato il MWF in un evento seguito on line da ogni parte del mondo.

Di seguito vi mostrerò alcuni degli assaggi che ho trovato più interessanti : conferme e nuove scoperte, come ogni anno.

Querciabella Batar 2016. Di rito, il primo assaggio in qualsiasi evento, se è presente. Che dirvi? E’ lui, una delle mie certezze, non delude mai. Chardonnay e Pinot Bianco uniti insieme, affinati in legno con maestria danno vita al mio vino bianco italiano preferito. Elegante, frutti tropicali, leggerissima nota di burro salato e al palato tanta freschezza.

Champagne Drappier Brut Nature – 100% Pinot Noir. 36 mesi sui lieviti. Frutti di bosco rossi, agrumi, spezie, pan di zenzero. Teso al palato, grande spalla acida, lunga persistenza.

Rovere Della Luna 2012 – Vervé Brut-2.000 bottiglie- 60 mesi sui lieviti. 50% Pinot Nero 25%Chardonnay25%Pinot Bianco. Gelsomino, pesca bianca, susina gialla matura, noce moscata, note di piccola pasticceria. 

Cantina Romanese- LAGORAI 2015 dosaggio zero – 100% Chardonnay – 2016 bottiglie prodotte. 24 mesi sotto il lago LEVICO più 24 mesi in cantina.4 ettari vitati. Una piccola chicca:mela e pera bianca, note di ananas, melone, crosta di pane tostato. Ps: i vini che vengono fatti affinare sott’acqua (mare o lago che sia), non prendono alcun sentore legato al  luogo di affinamento…

Conti Thun Vino Rosa 2018 (Groppello, Sangiovese, Barbera).Affinamento: acciaio. Un rosato che somiglia molto ad un provenzale:rosa, peonia, cipria, erbe mediterranee. Bella freschezza ed equilibrio .

La Lupinella Rosato 2018 – Toscana IGT – 100% Sangiovese.Fermentazione: una parte del mosto viene fermentata in orci di terracotta. Profumi di rosa e viola, note agrumate, timo.Sorso fine, delicato, equilibrato e sapido.

Chateau De la Galiniere 2018 Rose‘- Côte de Provence AOP .Cinsault/Syrah/Rolle/Granache. Affinamento: acciaio. Alla delicatezza dell’olfatto con sentori di pompelmo rosa, ribes, scorza di cedro e limone, si unisce la croccantezza e la freschezza di un sorso ben deciso e di carattere. Bella la nota di anice sul finale.

Villa Corniole -Salisa Trento DOC – Pas Dose‘- Millesimato 2015. 100% Chardonnay. 3 anni sui lieviti. Pesca gialla e albicocca, nota di pane tostato, lieve sentore di nocciola. Sorso elegante, fresco, molto minerale.

Chiudo questa prima parte di assaggi con un vino che non ha bisogno di presentazioni : PALEO 2016 – Le Macchiole – Toscana Rosso IGT -100% Cabernet Franc. Una parola: la classe.


Altri assaggi in ordine sparso…

Cotarella Sisters Soente Viognier 2018.
4 ettari, fermentazione e affinamento solo acciaio.
L’anima e la personalità del Viognier resa più leggera dall’assenza di passaggio in legno. Pesca bianca, cedro, erbe mediterranee, sorso teso .

Querciabella Camartina 2005
Cabernet sauvignon/Sangiovese. 14 anni sulle spalle e non sentirli. Amarena, mora, leggera speziatura, cacao sul lungo finale.

Cantine Merinum Theos 2018 -100% Bombino bianco.
Un ettaro di vigneto. Circa 2.000 bottiglie prodotte. Il vino che non ti aspetti: grande spalla acida, beverino, sapidità ottima.

Giacomo Fenocchio Barolo DOCG Bussia Riserva 2000.
100% Nebbiolo.
Alla cieca non avrei mai pensato si trattasse di un 2000. Un vino vivo, con il frutto a bacca rossa e nera sempre ben presente, gradevole nota di liquirizia e tabacco dolce.Gran
freschezza.

Sordo Wine Barolo DOCG Gabutti – Riserva 1998. 100% Nebbiolo. Mora e Ribes nero maturi, viola essiccata. Nota fume’ e polvere di caffè sul finale.

Braida Wine Barbera D’asti DOCG 2009. 100% Barbera. Come ho già scritto nelle storie: dedicato a coloro i quali dicono che la Barbera non è un vitigno da invecchiamento…

Pitzner Winery Martho’ 2018.
70% Moscato Bianco 30% Pinot Grigio. Acciaio. Mi è’ piaciuta l’unione di questi due vitigni: il 30% di Pinot Grigio dona verve e freschezza all’aromatico Moscato Bianco.

Pellissero Tulin Barbaresco DOCG 2007. Senza nulla togliere al grande Barolo, io personalmente, rendo grande merito all’eleganza del Barbaresco. Violetta e Rosa essiccate,note balsamiche, sentori di incenso e liquirizia.

Capelands Estate Whitestone Chenin Blanc 2019 (avete letto bene 2019. In south Africa la vendemmia viene eseguita a gennaio).ps: diff tra emisfero australe/emisfero boreale. Freschezza, sapidità, erbe aromatiche la fanno da padrona.

Riesling Meierer OMG “Oh My God”-100% Mosel – Germania Riesling metodo ancestrale. Un vino che non mi aspettavo. Agrumi, erbe selvatiche, fiori bianchi. Citrico e di sorso pulito al palato. Il nome che gli è stato dato è veramente perfetto.

Scuropasso Roccapietra Metodo Classico Brut – 100% Pinot Nero. Oltrepò’ Pavese. Profumi di mela, pera, kiwi. Sentori vegetali e pan brioche tostato. Sorso succoso ed equilibrato. Lungo il finale.
E anche quest’anno il MWF non ha deluso. Tante eccellenze, un’organizzazione perfetta, una location unica. Ed io ho già prenotato l’albergo per MWF 2020 : segnate sul calendario, dal 06 al 10 novembre 2020. Calici su….

Simona Geri – The Winesetter.

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