Ultimamente, soprattutto in queste vacanze natalizie, mi è capitato piu spesso del solito di imbattermi in post sui social media dove veniva palesemente scambiata una bottiglia di CHIANTI con una di CHIANTI CLASSICO e viceversa. Sicuramente la maggior parte di voi conosce la differenza, ma c’è anche qualcuno che sta un po’ confuso, quindi vediamo di fare chiarezza nel modo più semplice possibile.
Intanto vi metto due cartine molto esplicative dove si identificano le zone:


Iniziamo con il CHIANTI DOCG che comprende le tipologie CHIANTI, CHIANTI SUPERIORE, CHIANTI RISERVA. I vini sono prodotti con minimo 70% di Sangiovese. I vitigni Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc non possono superare insieme il limite del 15%, Canaiolo nero per non oltre il 10% mentre eventuali uve di vitigni a bacca bianca ( Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti), singolarmente o congiuntamente non oltre il 10%. Nel 1924 nasce il Consorzio per il vino tipico del Chianti, nel 1932 furono stabilite sei sottozone che diventano sette nel 1996, nel 1967 fu riconosciuta la DOC e nel 1984 la DOCG.
Le sette zone sono : CHIANTI COLLI ARETINI, COLLI FIORENTINI, COLLINE PISANE, COLLI SENESI, MONTALBANO E RUFINA.
COLLI SENESI: si estende per un territorio di circa 1.400 ettari. Terreno ad impasto medio argillo-sabbioso con presenza di tufo. I vini hanno una buona struttura, ben presente spesso il sentore di ciliegia. Le tre aree di produzione sono NORD : San Gimignano, Colle Val D’Elsa, Monteriggioni, SUD-OVEST : Murlo e Sovicille, SUD EST : Sinalunga, Pienza e Chiusi.
COLLI FIORENTINI: Circa 650 ettari, le zone comprendono la parte suburbana di Fiesole, Bagno a Ripoli, Scandicci e tutta la fascia meridionale delle colline fiorentine. I vini hanno una struttura media, ottima freschezza, prevale il frutto a bacca rossa.
COLLI ARETINI : circa 140 ettari prodotto nella provincia di Arezzo, sulle colline che confinano con le zone dei Colli Fiorentini e Senesi. Vini mediamente alcolici, floreali e fruttati.
COLLINE PISANE: Si trova nell’area più ad OVEST , i comuni sono (Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Fauglia ,Lari, Ponsacco, Terricciola)I vini sono beverini, tannini morbidi, con nota salina.
MONTESPERTOLI: è la sottozona più giovane, subentrata nel 1996, i vitigni si trovano nelle colline intorno all’omonima cittadina a sud-ovest di Firenze. Vini fruttati, sentori di frutti di bosco, leggermente tannico.
MONTALBANO: si estende tra Vinci e le colline pistoiesi di Lamporecchio e Larciano. Vini freschi, ottimi da bere giovani. Uno dei Chianti più gettonati per l’abbinamento con il panino al lampredotto.
RUFINA: Si estende nei comuni di Dicomano, Londa, Rufina, Pelago, Pontassieve che si trovano ad est di Firenze. Terreni sabbioso-calcarei danno vita a vini freschi e fruttati in gioventù, con una buona trama tannica. Ottima e molto longeva la Riserva.
CHIANTI CLASSICO DOCG

CHIANTI CLASSICO : Cosa sta a significare prima di tutto la definizione “CLASSICO” ? : quando un vino viene prodotto con uve provenienti dalla zona di origine più antica nell’ambito della stessa zona di produzione.
Nel 1932 un decreto interministeriale riconobbe al vino della zona di origine più antica del Chianti di avvalersi della specificazione “Classico”, in quanto appunto prodotto in una zona storica. Inizialmente il Chianti Classico non rientrava in una specifica denominazione, ma era solo una sottodenominazione della DOC CHIANTI (1967)che diventa come ho già scritto sopra CHIANTI DOCG nel 1984.
Dal 1996 il Chianti Classico si divide definitivamente dal mondo Chianti, nasce la denominazione CHIANTI CLASSICO DOCG con un disciplinare che indica un abbassamento delle rese per ettaro e la DEFINITIVA ESCLUSIONE dall’uvaggio delle uve a bacca bianca.(anno della definitiva esclusione di Trebbiano e Malvasia, il cui impiego era prima consentito fino ad un 6% : vendemmia 2006) Si prevede una percentuale minima dell’80% di Sangiovese insieme ad eventuali vitigni autoctoni come Canaiolo, Colorino, Malvasia Nera, e internazionali come Cabernet sauvignon e Merlot. Le tipologie previste per la denominazione CHIANTI CLASSICO DOCG sono: CHIANTI CLASSICO – CHIANTI CLASSICO RISERVA ( 24 mesi di affinamento di cui almeno 3 mesi in bottiglia) – CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE (30 mesi di affinamento di cui almeno 3 mesi in bottiglia)
Il territorio del Chianti Classico è composto da comuni tra Firenze e Siena, circa 72.000 ettari. ( provincia Siena : 41.500 ettari circa, provincia Firenze 30.500 ettari circa) .Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti e in parte i comuni di Barberino Tavernelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano Val di pesa.
Elemento predominante per il carattere dei vini è il suolo CALCAREO-ARGILLOSO e sottosuolo con GALESTRO e ALBERESE che donano sapidità ed eleganza. Le zone non sono comunque tutte identiche fra loro, per fare alcuni esempi : Greve, vigneti a circa 250-300 metri s.l.m, vini con spiccate note di viola, sorso equilibrato, fine ed elegante. San Casciano, territori ricchi di calcare anche qui vini molto eleganti. Gaiole terreni con buona presenza di calcare, vini longevi, freschi. Radda terreno più roccioso , ricco di galestro e calcare; Castelnuovo Berardenga calcare, sabbie, galestro e argille danno vita a vini di buona potenza ed eleganza, ottima sapidità.
Ovviamente le caratteristiche scritte, sono indicative e generali, ogni vino ha la sua identità in base a tanti fattori comprese la vinificazione ed affinamento.
Per finire, come non menzionare la storia del Gallo Nero ( che arriva in fascetta come logo nel giugno del 2005) che rappresenta il simbolo del Chianti Classico e lo trovate sulle bottiglie nel logo che indica anche il Consorzio del Vino Chianti Classico.
La leggenda narra che al tempo delle lotte Medievali tra Firenze e Siena per il possesso di queste terre, stanche di battaglie sanguinose, decisero di ricorrere ad un’altra strategia. Affidarono la definizione del confine ad una prova tra due prodi cavalieri : uno con i colori di Firenze ed uno con i colori di Siena. Il confine fiorentino-senese sarebbe stato delineato nel punto preciso dove i due cavalieri si fossero incontrati partendo all’alba dalle rispettive città, al canto del gallo.. I senesi scelsero un gallo bianco dandogli molto cibo, con la convinzione che la mattina avrebbe così cantato più forte ( perchè poi questa teoria, io non l’ho capita), mentre i fiorentini scelsero un gallo nero che lasciarono praticamente a digiuno.( questa scelta mi torna parecchio di più). IL giorno della prova, il gallo nero (giustamente) preso dai morsi della fame, inizio’ a cantare ancora prima che il sole sorgesse, mentre quello bianco se la dormiva beato in quanto ben sazio dal cibo di cui lo avevano rimpinzato. Quindi è abbastanza facile dedurre quale cavaliere conquisto’ la vittoria. Infatti i due cavalieri si incontrarono a soli 12 km dalle mura di Siena e così la Repubblica fiorentina potè annettersi i territori contesi.
Ci sarebbero tantissime altre cose da dire, ma con questo articolo spero di aver, in maniera semplice e relativamente breve, fatto un po’ di chiarezza tra Chianti o Chianti Classico….perdonatemi, nessuna lezione da “maestrina”, ma essendo TOSCANA DOCG, ci tenevo a precisare.
Buona giornata a tutti e calici su!
Simona Geri – The Winesetter-
photo Courtesy : Chianti.com – Chianticlassico.com