Il mio “incontro” con i vini di Casavyc risale a circa tre anni fa, quando per caso in un’enoteca del mio paese (Piombino), fui letteralmente ammaliata dall’eleganza e dal nome del primo dei loro prodotti che comprai : “PIANO PIANO POCO POCO”, 100% Sauvignon Blanc prima annata prodotta 2009.
Innamorata immediatamente dalla sua eleganza decisi di provare tutta la gamma dell’azienda passando dal TEMERARIO (100% Pinot Nero), a 070707 Morellino di Scansano Riserva (la data fa riferimento al giorno delle nozze di Vivi e Claudio), LO CAVALCONE (100% Sangiovese con un invecchiamento di 6 anni, produzione molto limitata) SY UNOCINQUANTASEI (100% Syrah che esce dopo 10 anni di affinamento in cantina). Menzione particolare per il Metodo Classico di Pinot Nero “A RIVEDER LE STELLE” 72 mesi sui lieviti, folgorata al primo sorso. Tutti questi vini hanno la caratteristica comune della finezza, della maestria nell’uso del legno, della grande freschezza e dell’assoluto protagonismo del vitigno.
Successivamente, quasi per caso Viviana, proprietaria insieme al marito Claudio, dell’azienda, mi contattò per farmi assaggiare sia VEDOROSA ( 100% Grenache, alcune annate 90% unito al Pinot Nero) e l’ultimo nato CALMA E GESSO 2019 (100% Semillon da una piccola vigna di un ettaro con produzione di circa 1.500 bottiglie). E questo è stato l’inizio di una bella amicizia ad anche di una collaborazione lavorativa.
CASAVYC significa casa di Viviana e Claudio, nasce nel 2004 proprio dalla grande passione di entrambi per questo mondo e dalla convinzione che in quel territorio, tra le terme di Saturnia e il Monte Amiata ( per la precisone Camporomano a 9 chilometri da Scansano) , potevano nascere dei grandi vini…e avevano ragione.



Amanti entrambi della Borgogna e Cotes du Rhone, hanno studiato a fondo i vini e le tecniche di produzione di queste zone con esperti del settore sia italiani che francesi, per poi adattarle al meglio al clima e ai vitigni di questo scorcio di Maremma Toscana. Viti coltivate a 500 mt s.l.m, una zona della Maremma più selvaggia: terreni composti da sassi, inverni freddi con nebbia e spesso neve, estati calde con una grande escursione termica tra il giorno e la notte. Una valle orientata sud/nord con un’ottima ventilazione contornata da boschi, un piccolo paradiso a tratti da domare.


Non solo vino ma anche un OLIO EVO Selezione Camporomano proveniente da i due ettari di Olivi con le classiche varietà toscane ( Frantoio, Moraiolo,Pendolino).
Proprio pochi giorni fa ho avuto il piacere e la fortuna di fare in azienda una verticale di PIANO PIANO POCO POCO : annate dalla 2009 alla 2019 (escluse la 2015 e 2016 perchè terminate e la 2018 che non è mai stata prodotta).




2009 : frutti tropicali, (ananas, mango) leggera nota di propoli, bella freschezza. Nota di agrumi sul finale e balsamico.
2010 : frutta tropicale, pesca, miele di castagno, sorso fresco, equilibrato ottima persistenza.
2011: Fichi, datteri, zenzero nocciola, mandorle tostate. Sorso caldo, corposo, morbido. Vino complesso, lungo il finale. Mantiene una bella freschezza.
2012 : Frutta a polpa gialla, melone invernino, pietra focaia sassi bagnati. Sorso elegante, fresco, richiama il frutto e chiude in un bel finale sapido.
2013: Pesca, frutto della passione, miele mille fiori. Ancora pietra focaia. Netto il sentore di idrocarburo. Sorso caldo, buona freschezza, il frutto si arricchisce di una nota di basilico. Buona persistenza.
2014: Esplosione di agrumi, spremuta di arancio, erbe, lime, iodio. Sorso che richiama l’agrume e chiude in un finale sapido e di erbe mediterranee.
2017: Frutto a polpa gialla matura, note di frutto tropicale : ananas, mango. Nota di miele e mandorla. Profumi di erba tagliata. Caldo, morbido, fresco. Finale sapido con nota di rosmarino.
2019: Agrumi : ( pompelmo, mandarino, lime). Papaja e frutto della passione, erba bagnata. Pietra focaia e iodio sul finale. Sorso fine, scorrevole, richiama la frutta tropicale e chiude con nota sapida.
Grande verticale, con espressioni diverse di un Sauvignon Blanc elegantissimo (NDR fa fermentazione alcolica e affinamento solo acciaio). Quale è stata la mia annata preferita? La 2011 senza alcun ombra di dubbio : la più complessa e strutturata, non di facile comprensione, per palati abbastanza allenati. A seguire la 2013 con lo spiccato sentore di idrocarburi e pietra focaia.

A breve chi vorrà provare questa 2011 avrà una sorpresa….perchè le poche bottiglie rimaste verranno inserite sull’ e-commerce di Casavyc. Intanto, per capire la finezza di questo vino potete assaggiare la 2019 con sconto 10% codice : SIMONA10.
PS: sul mio account Instagram simonagsommelier (dal quale potete connettervi anche tramite questo blog) potrete trovare tutti i post inerenti alle degustazioni dei vini di Casavyc e nelle stories in evidenza le degustazioni video. Calici su!!!
Simona Geri – The Winesetter –