Durante questo weekend, presso l’Hotel Radisson Blue Roma, è stata organizzata la prima edizione di Beviamoci Sud. Una manifestazione all’insegna dei grandi Vini del meridione dove diversi seminari sono stati fondamentali per approfondire le potenzialità di questo splendido territorio. Un successo inaspettato con 60 cantine partecipanti e più di 1.000 presenze registrate fra pubblico e operatori del settore. L’evento è stato organizzato da Riserva Grande con Andrea Petrini ( Percorsi di Vino) e Luciano Pignataro. Un onore per me, poter collaborare con questi professionisti in qualità di Social Media Partner.

Tante le eccellenze ed anche se principalmente i protagonisti sono stati i Grandi Rossi, non sono mancati altri assaggi interessanti. Di seguito alcuni di quelli che mi hanno colpito di più.
CALABRIA:
CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE CIRO’ ROSE’2018: Gaglioppo 100% – Macerazione sulle bucce e fermentazione spontanea con lieviti indigeni in acciaio- Affinamento: 6 mesi in acciaio sulle fecce fini. Struttura e freschezza per questo rosato che ti inebria già all’olfatto con profumi di melograno, ribes rossi e agrumi. Al palato conferma una bella armonia sorretta da tanta freschezza ed una nota sapida che invoglia il sorso successivo.

TENUTA DAL CONTE CIRO’ROSATO 2018 – 100% Gaglioppo – Vinificazione spontanea con lieviti indigeni. Fermentazione malolattica svolta in modo naturale. Affinamento: 10 mesi in acciaio sui lieviti e 4 mesi in bottiglia. Bouquet aromatico di carattere: frutta rossa, (ribes, fragoline di bosco, lampone). Nota di rosmarino. Al palato il sorso è succoso, di bella struttura ma mantiene una beva scorrevole per chiudere con un sentore sapido sul finale persistente.

ROCCA BRETTIA – BIANCO 2017 : 60% Pinot Bianco – 40% Greco Bianco. Fermentazione acciao, affinamento 8 mesi in acciaio e 2 mesi in bottiglia. Bella sorpresa per l’unione di questi due vitigni, blend che non avevo mai assaggiato. I profumi sono intensi ma eleganti : c’è il gelsomino, i fiori di arancio, la scorza di agrume. Una nota di pasta di mandorle armonizza il bouquet. Al palato è di sorso pieno, bella la nota fresca che aumenta la salivazione e il sentore salino. Finale persistente.-

CAMPANIA:
TENUTA SCUOTTO OI NI’ 2018 – 100% Fiano – Fermentazione in botti di rovere da 25 ettolitri. Affinamento 12 mesi in rovere e 6 in bottiglia. Giusto per rendere l’idea: un Fiano che sembra un Riesling. Tanti profumi uniti da una nota iodata e una di pietra focaia che lo rendono aristocratico. Gardenia, giglio, frutta a polpa gialla, sentore di frutto della passione. Leggera nota affumicata sul finale. Il sorso è fresco, elegante e fine. La nota sapida ci accompagna per tutto il tempo. Finale molto persistente.

VERRONE VITICOLTORI – FIANO VIGNA GIRAPOGGIO 2018 – 100% Fiano. Fermentazione Acciaio. Affinamento 4 mesi acciaio, 4 mesi in bottiglia. Tanta frutta a polpa gialla ( albicocca, pesca gialla) matura. Sentori di erbe officinali ( timo, salvia). Molto intenso l’olfatto, ti aspetti al palato un vino corposo; non è così: fine, morbido e aggraziato il sorso.Tanta freschezza e richiamo alla macchia mediterranea. Finale persistente.

PUGLIA :
CASTEL DEL MONTE AGLIANICO – “BOCCA DI LUPO” 2016 TORMARESCA.100% Aglianico – Vinificazione in acciaio. Affinamento 15 mesi in barriques di rovere francese. 2 anni in bottiglia. Complesso ed elegante già all’olfatto: Succo di amarena, prugna matura. Sentori di liquirizia, cacao in polvere. Ben presente la nota balsamica. Il sorso è voluttuoso, caldo. La nota fresca invoglia le beva e il lungo finale non abbandona la nota mentolata percepita all’olfatto. Cantina di proprietà Antinori : come sempre una garanzia.

ANTICA ENOTRIA – IL SALE DELLA TERRA 2016 – NERO DI TROIA : 100% Nero di Troia – Fermentazione acciaio – Affinamento botte grande di rovere francese da 30 ettolitri per 24 mesi , ulteriori 12 mesi in bottiglia. Profumi intensi di ciliegia e mora matura. Sentore di tabacco dolce e caffè tostato.Il sorso è corposo e richiama il frutto. La freschezza lo rende più snello e lo accompagna in un finale di buona persistenza.

BASILICATA
CANTINE DEL NOTAIO – LA STIPULA METODO CLASSICO MILLESIMATO 2014 BRUT – 100% Aglianico – vinificazione in bianco e fermentazione in barriques per 15 gg e seguente passaggio in acciaio-4 anni sui lieviti. Un metodo Classico che non ti aspetti. Si sente la struttura del vitigno, ma l’eleganza è spiazzante. Profumi di frutti rossi, erbe aromatiche, agrumi e pan di zenzero. Il sorso è dritto, con una gran bella acidità. Richiama il frutto rosso e chiude in un finale di lunga persistenza.

CANTINE RUSSO ETNA ROSSO RAMPANTE 2016 – 80% Nerello Mascalese – 20% Nerello Cappuccio. Affinamento : 12 mesi in barriques di rovere francese – 24 mesi in acciaio. Il bouquet è caratterizzato da frutti di bosco rossi e neri, uniti da un sentore balsamico. Lieve speziatura dolce sul finale. Al palato è delicato, elegante, fresco. Richiama il frutto unito ad una gradevole nota salina. Buona persistenza.

E per finire in dolcezza una vera chicca:
CALABRIA: CANTINE VIOLA MOSCATO PASSITO DI SARACENA . 50% Guarnaccia e Malvasia – 50% Moscato di saracena 25 kg per ogni hl di mosto. Lieviti indigeni. Appassimento naturale delle uve e lenta fermentazione del mosto in acciaio – Affinamento 12 mesi in acciaio di cui 6 sulle fecce fini. Non sono un’amante del genere, ma quando ne trovo uno che mi fa dire “wow”, ne berrei a litri. Profumi a non finire: albicocca e pesca sciroppate, scorza di arancia e cedro candita, zafferano, mandorle, zucchero caramellato, miele. Nota speziata(cannella e pan pepato). Al palato è sensuale, caldo, ma non stucchevole. Bella la freschezza e la nota di burro salato. Finale infinito. Una vera chicca.

Ce ne sarebbero stati molti altri, ma purtroppo per non fare articoli chilometrici, bisogna fare delle scelte. Sperando di avervi dato qualche spunto per assaggi futuri come sempre concludo dicendovi:
Calici su…..
Simona Geri – The Winesetter –