Ci troviamo nella denominazione del Chianti DOCG, per la precisione Chianti Colli Fiorentini comune di Impruneta.
L’azienda prende il nome da una Quercia che fu abbattuta durante la seconda guerra mondiale dalle truppe tedesche.
Ha una superficie totale di 42 ettari di cui 11,50 a oliveti e 7,70 a vigneti :
Sangiovese ettari 5,80; Canaiolo 0,70; Colorino 0,30; Merlot 0,90.
Agricoltura biologica.
Eta’ vigneti:
Primo impianto 1960 e nel 1964 reimpiantati tutti.
Impianto del 1999: ha 2,10
Impianto del 2003: ha 3,70
Impianto del 2010: ha 1,90.
I terreni sono a medio impasto tendente all’argilloso, ciò permette di avere sempre a disposizione riserve di acqua nel terreno che, in caso di periodi più siccitosi, le piante possono utilizzare.La maggior parte dei vigneti è rivolta a sud nella valle di Serrettole, quindi buona esposizione solare ed a venti leggeri nei periodi di vendemmia.

Produzione media bottiglie annuali: circa 25.000.
Sistema di allevamento sia a Guyout che a cordone speronato.


Di proprietà della famiglia Marchi dagli anni ’60 che si avvale della direzione di Marco Ferretti, (dal 1985) un uomo molto legato a questa azienda (tant’e che io inizialmente pensavo fosse il titolare), e che preferisce definirsi un fattore “al servizio” di queste terre e dei suoi vini che cura in maniera maniacale.
Nell’azienda le cantine sono due. La cantina di vinificazione con tini di fermentazione e vasche in acciaio inox tutti con la possibilità di avere una temperatura controllata da una centralina. E’ poi presente un locale situato per gran parte sotto terra, mantenuto ad opportuna temperatura, adibito alla conservazione delle bottiglie in affinamento. Sotto la villa è invece presente la cantina di invecchiamento dove sono presenti le botti e le barrique ed una cantina storica.

I vini prodotti : (potrete trovare di quasi tutti le degustazioni sulle storie in evidenza del mio account Instagram simonagsommelier e i post)
SORRETTOLE – CHIANTI COLLI FIORENTINI DOCG : Sangiovese 80% Canaiolo 10%, Merlot 5%.Colorino 5%.
LA TORRETTA – CHIANTI COLLI FIORENTINI DOCG :Sangiovese 90% Merlot 5% Canaiolo 5%
LA QUERCE – TOSCANA IGT : Sangiovese 95% Colorino 5%
“M” – TOSCANA IGT . 100% Merlot.
TERRA DI VINO – TOSCANA IGT – Sangiovese 100% fermentazione e maturazione in Orci di terracotta.
BELROSSO – TOSCANA IGT – Canaiolo 100%
ROSA DI MAGGIO – TOSCANA IGT ROSATO – Sangiovese 100%
DAMA ROSA – TOSCANA IGT PASSITO – Canaiolo 100%
Tutti i vini li potete trovare in vendita al seguente link :
mercatodeivignaioli.i/vignaiolo/la-querce
Stupenda Villa La Querce la cui costruzione risale in parte al XIII sec. circondata da vigneti e oliveti è anche una struttura ricettiva di 900 mq con 7 suite ed una piscina. Situata a soli 12 km da Firenze, nel 1944 fu occupata dai tedeschi che durante la ritirata per bloccare la strada, minarono la grande quercia che purtroppo fu sì abbattuta ma cadde dalla parte sbagliata, rovinando il loro piano.


Ed ora parliamo della verticale fatta insieme a Marco Ferretti, del vino “bandiera” dell’Azienda: “LA QUERCE” – IGT Toscana. (95% Sangiovese 5% Colorino). Prima annata : 1964
ANNATE: 1993, 2000, 2003, 2005 ,2006, 2011, 2012, 2016.


1993 ( solo per questa delle 8 annate: 85% Sangiovese – 10% Canaiolo – 5% Trebbiano e Malvasia) Successivamente alla fermentazione si univa il Colorino per il Governo alla Toscana.
Rosso Rubino non troppo intenso con lievi riflessi granato. Frutta sotto spirito( prugna, mora), sottobosco, muschio, terra bagnata. Sorso che sprigiona la nota ematica, ferrosa, tannino vivo, buona freschezza.
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2000 Rosso Rubino vivace, molto lieve la venatura mattone. Ciliegia marasca, prugna matura. Nota balsamica , pepe bianco, cuoio.
Dopo due ore: caffè appena macinato, fetta biscottata imbevuta di cappuccino.
Sorso corposo, tannini ben integrati, fresco, buona persistenza.
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2003 (annata difficile, molto calda). Rosso rubino abbastanza intenso. Frutta rossa molto matura, nota di catrame e incenso.
Tannini presenti, sorso caldo, abbastanza equilibrato.Discreta freschezza.
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2005 : rosso rubino intenso.Profumi di nocciola, mallo di noce, frutta rossa candita, anice.
Sorso elegante, tannini fini, ottima freschezza, finale lungo.
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2006 : ciliegia marasca, si torna sulle note ematiche,erbe mediterranee, timo, leggera nota sapida sul finale, legno di cedro.
Sorso equilibrato, richiama ciliegia , ben riconoscibile il sentore di rosmarino. Fresco, persistenza buona.
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2011 Rosso rubino scarico. Fiori di geranio, Viola, frutti rossi: ribes rosso e fragoline di bosco, tabacco dolce.
Sorso più esile rispetto agli altri, fresco, scorrevole, abbastanza persistente.
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2012 Rosso rubino abbastanza intenso. Profumi di rosa, frutti rossi, leggera speziatura, Sorso equilibrato, fresco, persistenza media.
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2016 Rosso Rubino abb. intenso.
Frutti rossi e neri ben maturi, leggero cacao in polvere, aghi di pino.
Fresco, equilibrato, elegante, lungo il finale.




𝙇𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙥𝙧𝙚𝙛𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖? 𝙇𝙖 2000.
Cerco di spiegarvi come è andata.
Assaggio, poi assaggio di nuovo.
Mi confronto con Marco: ok, la mia preferita è la 2005.
Ma poi, metto il naso nei bicchieri, tipo cane da tartufo e dopo più un’ora mi imbatto di nuovo nella 2000:
SBAM!!! Caffè appena macinato, la fetta biscottata imbevuta nel cappuccino, il sorso avvolgente…i battiti cardiaci aumentano, nessun dubbio: ho scelto lei, o forse lei ha scelto me.
Per questo vi ripeterò fino alla morte di assaggiare e riassaggiare i vini a distanza di tempo.
Si rivelano, aprono la loro anima e se vi batte forte il cuore o vi percorre un brivido lungo la schiena, significa che quell’annata, quel vino, è il vostro.
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Se la vorrete assaggiare la trovate al link
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E come vi dico sempre : Bevete bene e calici su!
Simona Geri – The Winesetter –